La Toscana regala feste sagre ed eventi in ogni stagione, ogni piccolo borgo potrà allietare le vostre vacanze con feste di ogni genere accompagnate da bancarelle di artigianato locale, di prodotti di zona, musica e specialità gastronomiche.
Ci sono però alcuni eventi di risonanza internazionale che, nel caso in cui voi siate in Toscana, non potete davvero perdervi.
La città della Torre Pendente festeggia il suo patrono, San Ranieri, durante tutto il mese di giugno. Un mese di eventi e rievocazioni storiche, manifestazioni, concerti, feste in piazza per festeggiare le antiche tradizioni della gloriosa città di Pisa.
Il 17 giugno, festa del patrono si svolge la regata storica: 4 imbarcazioni, una per ogni quartiere, quando il sole volge al tramonto si sfidano sulle acque dell’Arno. Vince la squadra che non solo raggiunge prima il traguardo, ma il cui “montatore” raggiunge arrampicandosi la sommità di un pennone alto 10 metri, posto al traguardo, e afferra il palio azzurro, simbolo della vittoria.
L’ultimo sabato del mese di Giugno si svolge invece il Gioco Del Ponte che si articola i due momenti fondamentali: la sfilata del Corteo storico lungo i Lungarni con più di 700 figuranti e la battaglia sul Ponte di Mezzo cioè un combattimento tra le due squadre storiche della città: Tramontana e Mezzogiorno. Vince la squadra che, spingendo il carrello degli avversari all’estremità opposta della rotaia di scorrimento, rimane padrona del Ponte di Mezzo. Il tifo ovviamente è quello che ci si immagina in uno stadio per la partita del cuore.
Se per tutto il mese di giugno vale la pena venire a Pisa per godersela nel suo massimo splendore c’è una notte in cui davvero la città diventa magica.
La sera del 16 giugno Pisa si spegne delle luci artificiali e si illumina di mille lumicini tremolanti, 70 mila candele di cera dentro i loro bicchierini illuminano i contorni dei palazzi e le loro finestre, i ponti, le torri che si affacciano sui lungarni rendendo l’atmosfera incredibilmente suggestiva e romantica. Quasi altrettanti lumini galleggianti vengono affidati alla corrente dell’Arno creando un incantevole gioco di luci e riflessi.
La festa si conclude con i fuochi d’artificio lungo tutti i lungarni, ovunque sarete potrete apprezzare la magia dei giochi di luce in una città che saprà sorprendervi e riportarvi indietro nel tempo. Se a giugno siete in toscana Pisa sarà una delle mete da mettere nel calendario.
photo credits Alessandro Rifici
A Siena quasi non si vive di altro. I senesi si preparano tutto l’anno per questi due appuntamenti che si tengono il 2 luglio e il 16 agosto.
Il Palio non è un’invenzione turistica ma una manifestazione che fa parte dal 1644 in modo praticamente ininterrotto della vita della città di Siena. Nella cronaca il Palio è una corsa tra cavalli dove le 17 contrade si sfidano e che viene corsa nella splendida cornice di Piazza del Campo.
Nei fatti il Palio è emozione pura. Starsene in piazza in mezzo ai contradaioli sarà un’esperienza unica, il loro entusiasmo, l’ansia, l’emozione vi contagerà e vi scorderete di essere stranieri, finirete per sentirvi parte di questa città e dei sentimenti estremi che la animano in questi giorni. Vi ritroverete a incitare la contrada vittoriosa come se Siena e le sue tradizioni fossero anche un po’ vostre.
Il complesso meccanismo della festa sembra pensato apposta per far salire l’emozione dell’attesa e raggiunge il suo punto più alto durante la cosidetta “mossa“, ossia il momento in cui cavalli e fantini devono allinearsi dentro due canapi tesi. L’ordine di entrata è stabilito dalla sorte, la decima e ultima contrada, entrerà invece di “rincorsa” quando lo riterrà più opportuno, decidendo così il momento della partenza. La corsa consiste in tre giri di pista per circa 1000 metri e solo al primo arrivato sarà riservata la gloria della vittoria. Chi vince è comunque il cavallo, infatti può arrivare anche “scosso”, ossia senza fantino.
I festeggiamenti iniziano subito: da questo momento in poi ogni occasione sarà buona per ricordare alla città la vittoria conquistata sul Campo, fino all’autunno, quando, tra il mese di settembre e i primi giorni di ottobre, nel rione vittorioso addobbato a festa, si svolgerà la “cena della vittoria” a cui parteciperanno migliaia di contradaioli e, al posto d’onore, il cavallo vittorioso, vero e proprio ammirato eroe.
Partecipare al palio è del tutto gratuito, basta entrare nella piazza prima dell’ inizio della rievocazione storica nel pomeriggio. Folklore ed emozione a costo zero.
photo credits Janus Kinase
Se pensate che l’autunno non sia il periodo migliore per visitare la Toscana questo appuntamento incredibile vi farà ricredere: 3 giorni dedicati al fumetto, al giochi, di ruolo o da tavolo, all’immaginario fantasy e all’animazione.
Sono i Comics and Games: il più grande evento fumettistico italiano che richiamano ogni anno in soli tre giorni più di 500 mila visitatori.
Tra il 29 ottobre e il 1 novembre di ogni anno Lucca cambia completamente veste. Da città elegante e sobria si trasforma in una città immaginaria animata da migliaia e migliaia di cinefili in cerca delle ultime anticipazioni, di cosplayer pronti a esibire le proprie creazioni, di videogiocatori impazienti di provare le novità, di fanatici seriali, e chiunque altro abbia una particolare passione per la cultura pop.
Lucca Comics and Games non è solo per appassionati, passeggiare per le strade animate da personaggi dei fumetti, dei manga, dei vostri cartoni animati preferiti vi farà sentire completamente fuori dalla realtà, vi farà tornare bambini. Un appuntamento assolutamente originale per rendere speciale la vostra vacanza toscana.
Se pensate che febbraio non sia un mese adatto alle vacanze, la Toscana vi sorprenderà.
Febbraio è in genere il mese in cui si festeggia il carnevale e la Toscana vanta una città in cui i festeggiamenti hanno risonanza internazionale: Viareggio.
Dal 1873 Viareggio intrattiene per un mese intero i suoi visitatori con una manifestazione allegra e stupefacente. Nel tempo i carri del Carnevale si sono trasformati, prima riuscendo ad avere animazioni meccaniche poi con la tecnica della cartapesta che grazie alla sua leggerezza permette “costruzioni” enormi e impressionanti. Oggi ogni carro si muove al ritmo di ballerini e musica, rappresentando in modo satirico e irriverente la quotidianità e la politica italiana e internazionale e coinvolgendo al suo passaggio tutto il pubblico che li accompagna nel lungomare.
Potrete travestirvi e prendere parte attivamente a questa festa oppure essere solo spettatori di una manifestazione suggestiva e coinvolgente. Un febbraio in Toscana tutt’altro che noioso.
photo credits Caterina Chimenti
Due volte l’anno potrete calarvi direttamente nell’epoca medioevale grazie alla rievocazione storica della Giostra del Saracino, antico gioco cavalleresco praticato già nell’Arezzo medioevale, abbandonato nell’epoca moderna e ripreso dopo le guerre mondiali.
La giostra si svolge due volte l’anno: il penultimo sabato di giugno in edizione notturna e la prima domenica di settembre in edizione diurna, ma per gli aretini ha inizio ben prima, con l’estrazione dell’ordine delle contrade che sfideranno il “Re delle Indie” a cavallo con le loro lance e le varie prove. E con cene propiziatorie che si svolgeranno un po’ in tutte le vie e alle quali potreste pure essere invitati a partecipare.
Le giornate della giostra si apriranno all’insegna del medioevo con un colpo di mortaio alle 7 del mattino e che scandirà ogni evento della giornata. Il corteo che sfilerà per la città con centinaia di figuranti in costume medioevale e decine di cavalli, gli squilli delle trombe e il tuono dei tamburi, lo sventolare delle bandiere colorate, tutto contribuirà a emozionarvi e farvi sentire fuori dal tempo, in un tempo lontano.
Scandito da un accurato cerimoniale la giostra vedrà come vincitore il cavaliere della contrada che avrà colpito il Re delle Indie in modo da realizzare il punteggio più alto.
Questa festa popolare è attesa da ogni aretino per tutto l’anno e riesce a mantenere in vita una tradizione lunga secoli, risvegliando nelle generazioni dei giovani aretini uno spirito d’identità e di appartenenza alla fede che lega ciascun quartierista ai colori del proprio quartiere e che rende tutta l’atmosfera della manifestazione incredibilmente emozionante per tutti i visitatori.
photo credits Jim Hartman