Isola d’Elba

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L’Isola d’Elba è l’isola dagli infiniti orizzonti: spiagge dorate che carezzano le acque cristalline, massicci granitici immersi nella macchia, storie di popoli da sempre baciati dal sole. L’Elba regala la sensazione di molte cose in una: le spiagge e le scogliere, il vento, la terra, i profumi, i sapori, il duro lavoro dell’uomo, i paesini arrampicati sui monti, le terrazze sul mare non sono che l’inizio di un’isola che non delude mai.

L’isola d’Elba è un luogo incantato, romantico e ricco di bellezze naturali. Ci sono infinite bellezze che rendono quest’isola unica, come la varietà dei paesaggi marini, con coste alte a strapiombo sul mare e spiagge di sabbia finissima con piccole insenature di ghiaia bianca. Vi è poi la sorprendente vegetazione, rigogliosa e profumatissima, in particolare sorprendono i vasti boschi di castagni a pochissima distanza dal mare. Per le sue caratteristiche geologiche quest’isola è il paradiso dei collezionisti di minerali: ricca di ferro è famosa anche per i cristalli di quarzo e di berillo, per la tormalina, la malachite e la fluorite. I traghetti e gli aliscafi provenienti da Livorno e da Piombino attraccano a Portoferraio, porto principale e capoluogo dell’Elba. La cittadina merita una sosta per visitare le fortificazioni medicee, da cui si godono splendidi panorami sulla baia, e la palazzina dei Mulini, residenza di Napoleone nel suo primo esilio, che conserva ancora gli arredi dell’epoca. Proseguendo in direzione di Marciana Marina, la strada è un continuo sali scendi fra macchie e vigneti e si affaccia sul mare e costeggia splendide spiagge sabbiose, dall’alto di promontori ammantati di boschi. Dopo Marciana Marina la vegetazione si infittisce e la strada comincia a inerpicarsi piegando verso l’interno. A Poggio Terme, arroccato su una rupe, è d’obbligo una bevuta salutare alla sorgente di acque oligominerali, mentre pochi chilometri dopo, all’altezza di Marciana, ci si può concedere un’escursione in cabinovia fino alla vetta del monte Capanne, da cui nelle giornate limpide la vista spazia sull’intero arcipelago toscano e talvolta fino ai monti della Toscana e della Corsica. La strada verso Pomonte serpeggia, fra i vigneti terrazzati con muri a secco e ciuffi di macchia, scendendo poi lungo un vallone dal Monte Capanne fino a Fetovaia , forse la spiaggia più rinomata dell’isola, ma ogni caletta, all’Elba, saprà sorprendere anche i turisti più esigenti. Superato anche il lungo arenile di Cavoli, si giunge a Marina di Campo, distesa su un lato della vasta baia a cui dà il nome e dominata dall’antico torrione mediceo della Marina. Quest’arco di spiaggia è orlato dallo sperone calcareo del monte Tambone; oltre la bianca mezzaluna di sabbia del golfo di Lacona, si allunga verso il mare l’esile promontorio della Stella, a cui fa seguito un terzo golfo, ancora più ampio dei precedenti. Ma l’Elba non è solo spiagge e panorami incantati, ma testimonianza di un popolo costituito principalmente da contadini, pescatori e marinai, la cui sopravvivenza dipendeva indissolubilmente dalle forze della natura: la terra, il mare e gli agenti atmosferici. Sorsero così, disseminati su tutta l’isola, innumerevoli luoghi di culto dedicati alle divinità protettrici dei raccolti, della pesca, della terra e del mare. Tra queste da non perdere la Chiesa di San Niccolò a Poggio, un classico esempio di antica chiesa fortificata costruita direttamente sulla roccia per svolgere funzioni difensive, il santuario della Madonna del Monte, a Marciana, che contiene affreschi cinquecenteschi attribuiti al Sodoma oppure il Santuario della Madonna delle Grazie che custodisce il quadro della Madonna del Silenzio, vero gioiello dell’arte cinquecentesca, realizzato da Marcello Venusti, allievo di Michelangelo ed anche la Chiesa di Santo Stefano alle Trane, unica Chiesa romanica all’Isola d’Elba aperta al culto ed alle funzioni religiose, posta su un’altura che domina il golfo di Portoferraio.


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