I vini della Toscana: eccellenza e convivialità

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Quando si parla di Toscana si parla anche e soprattutto di una vacanza enogastronomica.
Per i toscani la tavola e il buon vino sono la base della convivialità e del viver bene, e una bella vacanza in Toscana dovrebbe sposare in pieno questa filosofia.

La Toscana è custode di una tradizione enologica antica di secoli ed è produttrice indiscussa di vini d’altissima qualità, riconosciuti per bontà e pregio non solo in Italia ma anche all’estero.

Una vacanza in Toscana non può dunque prescindere, a meno che non siate astemi, dall’approfondire anche quest’aspetto così affascinante e piacevole.

La Toscana vanta una varietà pressochè infinita di vini d’eccellenza che nascono da vitigni altrettanto importanti e il rosso la fa da padrone.

La regione forse più conosciuta è quella del Chianti, caratterizzata dal Sangiovese, il vitigno più diffuso in Italia e qui capace di esprimersi certamente ai suoi massimi livelli.

Fin dal Rinascimento l’aerea del Chianti era ristretta tra i comuni di Greve in Chianti, Radda in Chianti, Castellina in Chianti e Gaiole in Chianti.
Oggi il nucleo originario del Chianti Classico si è esteso alle province di Firenze, Arezzo e Siena, per cui sentirete parlare anche di Chianti Colli Fiorentini, Chianti Colli Senesi o Chianti dei Colli Aretini.
Tutti i Chianti sono costituiti dagli stessi vitigni: Sangiovese, Canaiolo, Trebbiano, Malvasia bianca, Sauvignon e Merlot.
La percentuale delle uve, invece, può cambiare da vino a vino. Protagonista indiscusso, comunque, è sempre il Sangiovese, che può essere vinificato in purezza o in quote variabili fino a un minimo del 75%.
Il Chianti ha colore rosso rubino tendente al granato con l’invecchiamento, sapore armonico, asciutto e leggermente tannico, odore vinoso con sentore di mammola.
Potrete berlo giovane o invecchiato: nel primo caso, si accompagna particolarmente bene con carni rosse alla griglia, mentre il Riserva, più corposo e complesso, è perfetto con cacciagione, selvaggina e formaggi stagionati.

Parente stretto del Sangiovese è il Sangiovese Grosso, cioè il vitigno che dà vita allo storico Brunello di Montalcino o al suo fratello minore il Rosso di Montalcino più giovane e più fresco.
A est di Montalcino, sempre nella splendida cornice della Val d’Orcia, si trova il Vino Nobile di Montepulciano DOCG caratterizzato da tannini leggermente più asciutti, aromi potenti e meno freschi.
Alla vista questi vini si presentano limpidi, brillanti, di colore granato vivace.
Si riconoscono sentori di sottobosco, legno aromatico, piccoli frutti, leggera vaniglia e confettura composita.

La Toscana è nota al mondo per aver dato vita al termine “Supertuscan” relativo ai vini prodotti nella zona di Bolgheri, caratteristico paesino situato nella parte nord della Maremma.
I Bolgheri DOC, che richiamano alla mente nomi come il Sassicaia, l’Ornellaia, il Guado al Tasso, sono un’assoluta eccezione nel panorama vinicolo toscano in quanto il Sangiovese non è affatto presente, avendo origine da vitigni internazionali affinati in barriques, in contrasto con la tradizione regionale che impone il Sangiovese e le botti grandi.

I Bolgheri, rossi e sempre di gradazione abbastanza elevata, al palato colpiscono per rotondità e morbidezza, per la dolcezza del frutto e la freschezza della componente acida. Anche quando la struttura è possente, i vini risultano, per questo motivo, sempre equilibrati ed armonici.

Un altro vino molto apprezzato a sud della zona di Bolgheri, nella Maremma grossetana, è il Morellino di Scansano DOCG, ottenuto da uva Sangiovese, dal sapore asciutto, caldo e leggermente tannico.
Un vino che si fa bere perfino come aperitivo se accompagnato da qualche bruschetta insaporita con olio nuovo.

Un’altra tappa di questo breve viaggio nel vino toscano è a Prato dove regna il Carmignano DOCG, altro vino di gran gusto a base di uve Sangiovese.

Anche se la Toscana è prevalentemente terra di vino rosso, alcuni vini bianchi non peccano certamente di qualità. Tra questi spicca la Vernaccia di San Gimignano, prodotta nei dintorni dell’omonimo borgo in provincia di Siena.
Molto interessante è inoltre la produzione di Vermentino, diffuso sulle colline della costa livornese e grossetana e alle pendici delle Alpi Apuane, nella zona di Massa Carrara, con la DOC Candia Dei Colli Apuani.

Visitare alcune delle innumerevoli cantine disseminate in tutta la campagna toscana rappresenta la maniera migliore per scoprire la vera anima di questa terra così antica e genuina. Se dopo una giornata trascorsa tra opere d’arte, borghi medievali e verdi colline vi fermerete in una fattoria per degustare salumi e formaggi insieme a un buon bicchiere di vino, avrete la possibilità di cogliere appieno l’essenza della Toscana, una regione che racchiude in sé le meraviglie della natura e i frutti prelibati ottenuti dall’ingegno e dalla laboriosità dell’uomo.


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